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Bari: chiusa l’azienda dello spaccio a Bitonto

Era strutturata come un’azienda, con diversi profili professionali ai quali era legato uno stipendio, regolarmente versato gli impiegati, impegnati nel campo dello spaccio di stupefacenti. L’associazione criminale è stata individuata e smembrata dagli investigatori della Squadra mobile di Bari che, al termine dell’indagine iniziata nel 2017, hanno eseguito 43 misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari. Gli indagati sono accusati di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver commesso il fatto avvalendosi del metodo mafioso. Il gruppo criminale, denominato clan Conte, era la ramificazione a Bitonto del clan Capriati di Bari, specializzato nello spaccio di cocaina, marijuana e hashish. L’attività veniva svolta prevalentemente in due piazze di spaccio: la prima nella cosiddetta Zona 167, in via Pertini, dove si trovava la roccaforte degli spacciatori; la seconda si trovava invece nel centro storico di Bitonto, nella zona della piazza del Ponte. Le indagini presero il via per fare luce sui numerosi scontri armati per la supremazia sulle piazze di spaccio contese con il gruppo dei Cipriano, che portarono alla morte di una donna, colpita da un colpo vagante sparato in uno dei conflitti a fuoco. L’attività investigativa ha accertato che l’organizzazione prevedeva diverse “figure professionali” con differenti responsabilità e relativo stipendio settimanale legato al livello di rischio: la vedetta, che percepiva da 300 a 500 euro; lo spacciatore, che guadagnava mille euro; la guardia armata sui tetti, che arrivava a percepire 1.500 euro, proprio come il responsabile di piazza, che si occupava di organizzare i turni, dei rifornimenti, e per il quale, a seconda degli obiettivi raggiunti, era previsto un “premio di produzione” che poteva arrivare a 5mila euro al mese. Poi c’erano i custodi della droga, i custodi del denaro, gli steccatori, i corrieri e i referenti della contabilità. Non mancavano anche le classiche gratifiche natalizie, con tanto di panettoni e bottiglie. Per tutti, appuntamento il venerdì nella sede centrale per il pagamento, direttamente dalle mani del boss. I frutti di tale organizzazione erano tangibili perché gli incassi medi giornalieri andavano da 20 a 30mila euro, grazie alla vendita, ogni mese, di circa 30-40 chilogrammi tra cocaina, hashish, marijuana e amnesia. Smantellata anche la fitta rete di videosorveglianza, abusivamente installata nelle vie limitrofe alle due piazze di spaccio, che consentiva di dare l’allarme in caso di visite indesiderate e di “controllare il lavoro dei dipendenti”. leggi tutto

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Mille occhi (delle guardie giurate) sul territorio per la sicurezza pubblica e urbana

E’ stato rinnovato il Protocollo Mille Occhi sulle Città, un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato sui temi della sicurezza. Senza ovviamente attribuire funzioni di pubblica sicurezza agli operatori privati, il protocollo riconosce tuttavia la funzione sociale della vigilanza privata, ipotizzando l’impiego di guardie giurate quali “occhi vigili ed addestrati” sul territorio, in grado di osservare e raccogliere informazioni che possano rivekarsi di interesse per le forze di polizia, in termini sia di prevenzione che di repressione dei reati, come pure per la polizia municipale in materia di sicurezza urbana.

Sottoscritto dal Ministero dell’Interno, dall’ANCI e dalle Associazioni del settore vigilanza e sicurezza privata maggiormente rappresentative (ANIVP, ASSIV, UNIV), il Protocollo 2022 è accompagnato da una nota illustrativa del Gabinetto del Ministro, che indica le modalità operative per la messa a terra concreta del progetto. Ai Prefetti, si legge nella nota, spetta individuare gli Istituti di Vigilanza Privata, anche non aderenti alle Associazioni firmatarie, che si candidino per aderire al progetto (che resta sempre su base volontaristica e a costo zero per le Istituzioni coinvolte). Ai Questori spetta poi definire puntualmente le attività richieste alle guardie giurate, sulle base delle convenzioni adottate a livello provinciale.

Di interesse, il ruolo del Prefetto nella definizione di specifiche attività formative, che saranno curate da agenti di polizia e municipale, per le gpg deputate a svolgere queste delicate funzioni di osservazione. In proposito si specifica che le attività di raccolta di informazioni sul campo devono essere svolte nel rispetto delle normative privacy e che le imprese devono individuare un unico  e sicuro punto di contatto con Polizia e Municipali per garantire una tempestiva trasmissione di dati e notizie di interesse.

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Category: Primapagina, Riforma Tulps, mille occhi sulla città

Ancona: conclusa l’indagine sulle finte inoculazioni di vaccini

Si è conclusa questa mattina ad Ancona la seconda fase dell’indagine sui green pass rilasciati in seguito a finte vaccinazioni, che lo scorso 10 gennaio aveva già portato all’esecuzione di 50 misure cautelari. I poliziotti della Squadra mobile hanno continuato ad indagare, acquisendo ulteriori fatti che hanno consentito al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona di emettere ulteriori 35 provvedimenti cautelari nei confronti di persone indagate per reati di corruzione, falso ideologico, peculato, continuati e in concorso, finalizzati ad ottenere, a pagamento, l’indebito rilascio delle certificazioni verdi, attraverso la finta inoculazione del vaccino, messa in atto dal principale indagato, un infermiere di Ancona, attualmente in carcere. Alcuni di questi nuovi provvedimenti cautelari sono stati emessi nei confronti di persone già coinvolte nella prima parte dell’indagine, confermando i cinque arresti domiciliari precedentemente emessi, che si vanno a sommare ad altri due provvedimenti analoghi emessi nei confronti di altrettante persone. Le altre 28 sono le misure cautelari dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di uscire di casa nella fascia oraria 21-06. La Procura della Repubblica di Ancona ha disposto anche il sequestro digitale di tutti i green pass degli indagati, impedendo così l’utilizzo delle certificazioni indebitamente ottenute. leggi tutto

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Milano: rapine con furgone per disabili rubato

Con un mezzo rubato, adibito al trasporto dei disabili, hanno compiuto 5 rapine in poco più di due ore nei comuni di Milano, di Sesto San Giovanni e Cormano. I responsabili, due giovani di 24 e 25 anni, sono stati intercettati e arrestati poco dopo dai poliziotti dei commissariati di Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e dalla Polizia stradale di Milano sulla A4 in direzione Venezia. Un terzo uomo è riuscito a fuggire. Le rapine sono state compiute tutte nella stessa mattina tra le ore 7.10 e le ore 9.40: la prima ai danni di una signora che dopo esser stata bloccata con un coltello alla gola è stata rapinata della borsa; poi è toccato ad un ragazzo a cui i rapinatori hanno tagliato una parte dei pantaloni per impossessarsi del telefono e del portafoglio. Poco dopo, un ragazzino di 13 anni, sotto la minaccia di un coltello, è stato rapinato del telefonino e del denaro che aveva con sé; la quarta rapina, invece, è stata consumata ai danni di un signore anziano che è stato fatto cadere a terra e rapinato del borsello, mentre la quinta si è verificata ai danni di una signora a cui è stata portata via la borsa con due telefoni e soldi in contanti. La Polizia, immediatamente allertata dagli episodi di violenza, ha fatto scattare le ricerche della monovolume e alle 11.30 l’ha individuata in un’area di servizio dove i rapinatori erano fermi per far rifornimento. I giovani sono stati identificati anche attraverso il riconoscimento fotografico e durante la perquisizione, gli agenti hanno ritrovato gran parte della refurtiva che successivamente è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. La monovolume era stata rubata in Piemonte ad una famiglia con un disabile e il mezzo era stato acquistato attraverso una colletta effettuata dai concittadini. leggi tutto

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Agrigento: morte in mare di 7 immigrati, in carcere lo scafista

Individuato dalla Squadra mobile di Agrigento lo scafista che il 25 gennaio scorso ha trasportato nel territorio italiano 287 cittadini extracomunitari irregolari, prevalentemente di origine bengalese, trasportandoli dalle coste libiche verso le acque territoriali italiane. La traversata, effettuata a bordo di un sovraffollato barcone di circa 16 metri, si è conclusa con la morte, per ipotermia, di sette cittadini bengalesi, a causa delle disumane condizioni di viaggio. L’attività della Polizia ha permesso inoltre di identificare le vittime, grazie ad un eccezionale lavoro tra la Squadra mobile ed il Consolato bengalese. Lo scafista, un 38enne egiziano a cui è stato contestato anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto, è stato sottoposto a fermo anche grazie alle testimonianze dei migranti superstiti. Nei confronti dell’indagato era già stata emessa una condanna definitiva per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, commesso nel settembre del 2011 a Pozzallo (Ragusa). Sono finiti in carcere anche due cittadini tunisini, giunti irregolarmente nel territorio dello Stato, il primo condannato per i reati di violenza sessuale, atti persecutori e minacce, l’altro per falso contro la fede pubblica. leggi tutto

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Polizia stradale: operazione “Truck & Bus”

La Polizia stradale nel corso dell’operazione “Truck & Bus”, coordinata da Roadpol, ( European Roads Policing Network), il network europeo delle polizie stradali, ha proceduto al controllo di 7.732 mezzi pesanti e 652 autobus. Si è proceduto alla contestazione di 5.559 violazioni di cui 469 per il superamento dei limiti di velocità, 20 per guida sotto l’effetto di alcol, 1 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, 215 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 1.144 relative al cronotachigrafo, 693 relative alle inefficienze tecniche ed al carico, 700 relative ai documenti dei veicolo e di trasporto, 90 relative al trasporto di merci pericolose, 8 relative al trasporto dei rifiuti e 2.196 altre infrazioni. I poliziotti hanno inoltre arrestato un cittadino straniero alla guida di un mezzo pesante, che doveva scontare una condanna a 3 anni e 8 mesi di reclusione per reati predatori. Per l’impegno e la professionalità dimostrata dalle nostre pattuglie è stata scelta Cremona come sede, dal prossimo 21 marzo, di “Roadpol masterclass 2022”. Si tratta di un meeting a cui parteciperanno 56 ufficiali appartenenti alle polizie stradali di 28 Stati europei, allargata ad osservatori provenienti da Dubai, in cui saranno affrontate tecniche sui controlli ai mezzi pesanti. leggi tutto

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Foggia: 2 arresti per attentato dinamitardo

La Squadra mobile di Foggia ha arrestato due persone, padre e figlio, per detenzione, porto di materiale esplosivo e danneggiamento, tutti aggravati dal metodo mafioso. Per il solo padre è scattata anche l’accusa di tentata estorsione. Gli arrestati, il 9 gennaio scorso, hanno fatto esplodere un ordigno all’esterno di un esercizio commerciale di Foggia. Gli investigatori hanno utilizzato le numerose immagini riprese dalle telecamere pubbliche e private della città, grazie alle quali hanno potuto risalire all’identità dei responsabili del fatto. Dare un volto ai due criminali è stato particolarmente complesso perché durante il tragitto i due si sono liberati di parte degli indumenti ma, grazie alle caratteristiche fisico-somatiche e al ritrovamento, dopo una perquisizione, di vestiario usato durante il compimento del reato, gli agenti sono riusciti ad identificare i colpevoli. Il padre è legato da vincoli di parentela con il capo della “batteria” foggiana Triscuoglio-Prencipe-Tolonese nonché fratello di una persona in carcere per associazione mafiosa. Secondo gli esperti del Servizio polizia scientifica, l’ordigno ha avuto un alto potenziale distruttivo che, qualora ci fossero state persone nei paraggi, avrebbe potuto causare vittime e feriti. leggi tutto

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Pechino2022: Fiamme oro di bronzo con Nadia Delago e Tommaso Dotti

Il bottino di medaglie vinte dai portacolori delle Fiamme oro ai Giochi olimpici di Pechino2022 si arricchisce di due splendide medaglie grazie a Nadia Delago e Tommaso Dotti. Sulla pista del National Alpine Ski Centre di Yanqing ha brillato come non mai la stellina cremisi Nadia Delago che, con una prestazione magica, si è messa al collo il bronzo nella discesa libera, dietro all’altra italiana Sofia Goggia e all’oro della svizzera Corinne Suter. Per la nostra Nadia un risultato sperato e inatteso, essendo per lei il primo podio internazionale rilevante che la proietta direttamente nella storia dello sci alpino: “È il giorno più bello della carriera. Sognavo di partecipare ai Giochi, ma vincere una medaglia sembrava una cosa lontana. Sono andata bene nelle ultime gare di Coppa del mondo, ho sfiorato il podio per pochi centesimi. Incredibile averlo centrato all’Olimpiade. Non ho capito subito in che posizione fossi, quando ho visto il mio nome non potevo crederci. Sono felice, devo ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere questa medaglia”. L’azzurra è stata quasi perfetta, dimostrando di avere ancora margini di crescita, ed è stata bravissima a reggere il ritmo della svizzera Suter, che ha vinto precedendo Nadia di 57 centesimi. Bronzo anche per Tommaso Dotti che sul ghiaccio del National Speed Skating Oval di Pechino è stato protagonista, insieme agli azzurri Pietro Sighel, Yuri Confortola e Andrea Cassinelli, della spettacolare finale dello short track staffetta 5.000 metri. Il quartetto azzurro ha strappato la medaglia al team russo grazie ad un emozionante sprint concluso al fotofinish, precedendo gli avversari di appena 9 millesimi. Oro al Canada, argento per la Corea. “Ho fatto il massimo, tutti hanno fatto il massimo – ha detto il campione del Gruppo sportivo della Polizia di Stato appena sceso dal podio – Sono contentissimo: noi facciamo la gara ma dietro c’è tutto un lavoro, tante persone che hanno contribuito a questa medaglia”. Sergio Foffo leggi tutto

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Concorsi: pubblicato bando per l’assunzione di 110 vice ispettori tecnici per impiego nel settore servizio sanitario

Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” del 18 febbraio 2022 è pubblicato il bando del concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione di 110 vice ispettori tecnici del ruolo degli ispettori tecnici della Polizia di Stato del settore di impiego servizio sanitario. Le domande di partecipazione potranno essere presentate dalle ore 00.00 del 19 febbraio 2022 alle ore 23.59 del 21 marzo 2022 Il candidato dovrà essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) a lui personalmente intestata dove riceverà le comunicazioni relative al concorso. Per maggiori informazioni consultare il bando. leggi tutto

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Truffe online: falsa mail della Polizia di Stato

È in atto una nuova campagna di phishing perpetrata attraverso false mail e messaggi social che riportano il logo della Polizia di Stato e, in alcuni casi, sono artatamente firmate da dirigenti di vertice della Polizia. Il falso messaggio intima al destinatario di rispondere alla mail per avere informazioni in merito ad un’indagine di pedopornografia in cui lo stesso sarebbe coinvolto. Lo scopo è di causare agitazione, inducendo la vittima a ricontattare i truffatori ed esporsi così a successive richieste di denaro o alla divulgazione dei propri dati personali. È bene ribadire che nessuna Forza di polizia contatta i cittadini attraverso mail o messaggi.
Fate attenzione e qualora vi dovesse capitare di ricevere simili emali, cestinatele e segnalatele ai nostri esperti della Polizia postale sul sito del commissariato di PS online. leggi tutto

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