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Catanzaro: traffico di cocaina, 26 persone coinvolte

Sono 26 le persone coinvolte nel traffico di stupefacenti scoperto dalla Squadra mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Lamezia Terme. Tutto è nato dall’arresto in flagranza di reato di due pusher che stavano spacciando cocaina. Le indagini successive hanno rivelato l’intero organigramma di un’associazione che, oltre a spacciare droga, è stata accusata di detenzione di armi e estorsione. L’associazione operava a Lamezia Terme ma le sue basi logistiche erano a Mileto, in provincia di Vibo Valentia e Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. Qui i membri del gruppo criminale avevano i nascondigli nei quali stoccavano lo stupefacente, recuperandolo a seconda delle esigenze. I covi erano periodicamente “bonificati” dagli spacciatori attraverso degli scanner utilizzati per rilevare eventuali microspie della Forze di polizia. Le accortezze utilizzate non sono però servite a lungo perché questa mattina gli investigatori hanno concluso l’indagine portando in carcere 6 indagati. Per uno dei membri è stata disposta invece la misura degli arresti domiciliari; a 15 persone è stata imposto l’obbligo di dimora e, per l’ultimo membro dell’organizzazione, è stato previsto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Alle fasi finali dell’operazione hanno collaborato le unità cinofile e il Reparto prevenzione crimine. leggi tutto

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Milano: operazione contro lo spaccio di droga, 20 arresti

Arrestate a Milano 20 persone appartenenti ad un’associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dall’uso delle armi. L’operazione della Squadra mobile milanese è iniziata a settembre 2019 quando, seguendo un possibile canale di fornitura di droga della piazza di spaccio di Pioltello (Milano), i poliziotti hanno scoperto un’organizzazione criminale operativa tra il bresciano, la bassa bergamasca e alcune aree dell’hinterland milanese. L’organizzazione criminale che era inoltre in grado di rifornire prevalentemente di eroina e cocaina altri gruppi criminali del centro nord Italia, per affermarsi in alcune piazze di spaccio, ha messo in atto gesti eclatanti di violenza, talvolta con l’uso di armi. Nel corso delle indagini, sono stati eseguiti 15 arresti in flagranza e sequestrato più di un chilo di cocaina, circa 14 chili di eroina, 100 chili di sostanza da taglio, 17.500 euro in contanti e due pistole semiautomatiche. Numerose anche le perquisizioni effettuate, nel corso delle quali sono stati sequestrati 74mila euro in contanti ed è stata arrestata una persona per la detenzione di 700 grammi di cocaina. L’attività è stata svolta con l’ausilio degli agenti delle Squadre mobili di Bergamo, Brescia, Bolzano, Novara, Rimini, Varese e del Reparto prevenzione crimine Lombardia. leggi tutto

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Parma: operazione contro lo spaccio di droga, 9 arresti

Indagati 18 cittadini stranieri dalla Squadra mobile di parma per spaccio di sostanze stupefacenti. Sei di loro sono stati arrestati mentre altri due sono ricercati di cui uno destinatario di ordinanza cautelare in carcere e l’altro destinatario del divieto di dimora insieme ad altri tre. I rimanenti sette sono indagati a piede libero. Nell’operazione che ha permesso di fermare lo spaccio di droga soprattutto in due aree verdi della città, hanno preso parte anche i poliziotti delle Questure di Reggio Emilia, Padova, Bergamo e Cremona. L’attività investigativa è stata sviluppata a seguito degli accertamenti su una serie di risse ed aggressioni che avevano come protagonisti cittadini nigeriani, verificatesi nell’autunno del 2020. In particolare, i poliziotti, analizzando la sequenza degli episodi di violenza tra connazionali, hanno ricondotto i conflitti nell’ambito dello spaccio di droga. Attraverso i pedinamenti e le intercettazioni telefoniche gli agenti hanno documentato come, gli indagati, smerciavano la droga all’interno del parco Falcone e Borsellino e al parco Ducale e le vie limitrofe, garantendo ai loro clienti un approvvigionamento continuo di qualunque sostanza stupefacente: cocaina, eroina, hashish o marjuana. L’indagine ha permesso di ricostruire anche le modalità con cui gli arrestati si procuravano la droga: lo stupefacente arrivava a Parma tramite corrieri per lo più donne che viaggiavano a bordo di treni regionali, mentre gli uomini si occupavano di presidiare le stazioni per segnalare la presenza delle forze dell’ordine. L’attività investigativa ha riguardato anche altri sette cittadini nigeriani che per il loro ruolo di secondo piano sono stati indagati a piede libero. leggi tutto

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Phishing: furto di dati con sms di green pass clonato

La Polizia postale ci mette in guardia su una nuova tipologia di phishing,che sfrutta la comunicazione del Ministero della salute per l’invio al cittadino del link al download del green pass. Attenzione quindi all’arrivo di un sms, apparentemente proveniente dal Ministero della Salute (Min Salute), nel quale è riportato che la certificazione verde Covid-19 risulta essere clonata. Il messaggio contiene un link ad un sito malevolo che induce a fornire i propri dati bancari. Per evitare di farsi rubare i dati personali e bancari basta non aprire il link e gli allegati e cestinare il messaggio leggi tutto

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Scritte no vax, 3 denunciati dalla Digos di Udine

Gli agenti della Digos della questura di Udine hanno denunciato 3 persone legati al movimento contrario ai vaccini per il Covid 19 “V_V Guerrieri”, per il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Durante il mese di dicembre erano comparse sulle mura di numerosi edifici della città scritte dal carattere no vax. È stato possibile risalire agli autori del reato, un uomo e una donna, grazie all’acquisizione di diverse immagini che li ritraevano nell’atto di imbrattare i muri ed allontanarsi a bordo di un’auto. L’identificazione è stata possibile perché gli uomini della Squadra volante li avevano precedentemente controllati a bordo dell’auto utilizzata e presente nel video e sanzionati perché si rifiutavano di indossare la mascherina.   Contemporaneamente a Cividale del Friuli, agenti del Commissariato intervenivano per delle scritte analoghe a quelle sopracitate e per la segnalazione di volantini con il logo del movimento no vax “V_V Guerrieri”. Anche in questo caso, attraverso la visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli agenti riuscivano ad identificare l’autore degli atti descritti. Le perquisizioni che hanno seguito i due episodi hanno portato al rinvenimento ed al sequestro di bombolette spray, volantini ed adesivi di diverso formato e dimensioni contenenti il logo del movimento e ai capi d’abbigliamento utilizzati dagli autori degli imbrattamenti.
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Taranto: in carcere cioccolata con droga, sim e microtelefoni, 9 arresti

  Introducevano all’interno del carcere di Taranto droga, telefoni e schede Sim: sono 9 le persone finite in manette a conclusione dell’indagine condotta dai poliziotti della Squadra mobile di Taranto, iniziata ad agosto del 2020 e coordinata dalla Procura della Repubblica. Sei persone sono finite in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 15 persone sono state denunciate in stato di libertà. Gli indagati sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, introduzione illecita di telefoni e schede Sim, corruzione e ricettazione. Gli investigatori hanno appreso del traffico di materiale illegale da alcune informazioni raccolte nell’ambito di un altro procedimento penale. L’indagine ha documentato almeno 5 consegne con un sofisticato sistema in cui era coinvolto anche un appartenente alla Polizia penitenziaria. Alcuni detenuti, considerati gli ideatori del sistema, impartivano telefonicamente precise disposizioni, ad altri pregiudicati in libertà, per la raccolta, il confezionamento e le modalità di consegna dello stupefacente e dei telefoni cellulari. Si ritiene che gli stessi fossero in grado di reperire gli acquirenti all’interno della struttura carceraria, ottenendo guadagni attraverso ricariche “Postepay” da parte dei familiari di questi ultimi. L’indagine ha svelato il ruolo determinante dell’Agente che, sfruttando la sua posizione, introduceva scatole di cioccolato in polvere, creme e pennarelli con all’interno la sostanza stupefacente, le Sim e i microtelefoni. L’uomo riceveva a casa propria i pacchi e per ogni “consegna” riscuoteva dai 375 ai 1000 euro. Dall’indagine è emerso che le schede utilizzate dai detenuti erano intestate a ignari cittadini stranieri, irreperibili sul territorio nazionale, che avevano sporto una denuncia per sostituzione di persona. Ad alcuni degli indagati è contestato anche il concorso nella detenzione e nel porto in luogo pubblico di un’arma comune da sparo calibro 22 nonché la detenzione illegale di svariate armi da sparo. leggi tutto

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Milano: 2 arresti per stupefacenti

A Milano sono state arrestate 2 persone in 2 diverse operazioni della Squadra mobile. Il primo arresto è nato da indagini degli investigatori che hanno intercettato un corriere con un pacco sospetto. All’interno c’era una bottiglia da mezzo litro di GBL, la famigerata “droga dello stupro”, destinata ad una cartoleria del centro che effettua servizio di deposito pacchi. Gli agenti in borghese quindi, dopo essersi finti commessi dell’attività, sono riusciti ad arrestare un uomo presentatosi a ritirare il pacco. Il secondo arresto è stato effettuato grazie ad un servizio d’osservazione nella zona nord di Milano nel corso del quale i poliziotti hanno notato un auto percorrere viale Certosa a velocità sostenuta. Insospettiti dalla condotta del conducente hanno deciso di fermarlo per un controllo. Appena aperto lo sportello del lato conducente, adagiata sul tappetino, c’era una busta con un panetto di cocaina di oltre un chilo. In casa dell’arrestato poi, grazie alla conseguente perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti 400 grammi di hashish ed un bilancino di precisione. leggi tutto

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Milano: traffico di essere umani, 10 arresti

Fermate due associazioni per delinquere, composte da cittadini stranieri, finalizzate al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A finire in carcere sei cittadini camerunensi e quattro afgani specializzati nel trasferimento terrestre di migranti connazionali e provenienti dal Centro Africa. L’indagine avviata a seguito dell’analisi dei flussi migratori illegali e poi sviluppata con intercettazioni telefoniche e pedinamenti, ha consentito di individuarne i responsabili sul territorio milanese e di documentarne i legami associativi. In particolare l’indagine ha ricostruito dettagliatamente 29 viaggi scoprendone le modalità di trasporto, dalla ricezione delle richieste dei vari migranti e di altri trafficanti, all’attraversamento della frontiera. I migranti che preferivano dirigersi in Francia o altri Paesi di lingua francofona, per ogni passaggio oltre confine, pagavano 500 euro. Per incrementare il “business” criminale, gli indagati collaboravano tra loro per individuare gli appartamenti da affittare per ospitare i clandestini in attesa della partenza, per programmare i viaggi, cercando i tragitti più idonei per evitare i controlli delle Forze dell’ordine e per trovare i documenti d’identità validi per l’espatrio da consegnare ai clandestini, in maniera da trarre in inganno gli ignari autisti dei mezzi che attraversavano la frontiera. leggi tutto

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Foggia: ulteriore operazione “alto impatto”

Ulteriore operazione “Alto impatto” per il contrasto della criminalità nella provincia di Foggia. Sono stati messi in campo circa 150 operatori delle forze dell’ordine appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza. Unità cinofile, equipaggi elitrasportati, squadre di Polizia scientifica e operatori del controllo del territorio hanno eseguito perquisizioni, ispezioni, rastrellamenti, posti di blocco e controlli ad esercizi commerciali. Nel corso dell’Operazione, in totale, sono state arrestate 11 persone, sono stati sequestrati armi, munizioni, droga, auto rubate, cibo adulterato, fuochi artificiali, centraline per auto, capi di abbigliamento non sicuri per bimbi e, infine, anche un distributore abusivo di carburante agricolo. Nella città di Foggia, gli agenti della Squadra mobile hanno arrestato 4 persone per i reati di estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti e reati contro il patrimonio. Sempre nel capoluogo, personale del Reparto prevenzione crimine ha arrestato un pregiudicato per furto e, nel centro di San Severo, gli uomini del locale commissariato hanno arrestato uno spacciatore di sostanze stupefacenti. leggi tutto

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Poliziamoderna: speciale sui giovani e i disturbi alimentari

Nel numero di febbraio del nostro mensile PoliziaModerna viene affrontato il delicato tema dei disturbi del comportamento alimentare (DSA) con un articolo del vice direttore del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini che ha dedicato al tema un podcast in 6 puntate che si chiama Specchio ed è disponibile gratuitamente sul web. Sono 6 puntate, 6 storie diverse di giovani conosciuti a Palazzo Francisci a Todi, una struttura gestita dalla dottoressa Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta che da anni si occupa di questi ragazzi e li aiuta a percorrere il tunnel ed a cercarne l’uscita. Lo scopo di questo lavoro è quello di accendere i riflettori e tenere alta l’attenzione delle istituzioni affinché nessuno si senta abbandonato nella lotta contro questo terribile nemico. I DSA sono una delle conseguenze più gravi del Covid 19, una vera e propria epidemia dentro l’epidemia. Perché già durante il lockdown c’è stata un’impennata dei casi di disturbo alimentare, soprattutto tra i giovanissimi. E con il trascorrere dei mesi la situazione è peggiorata fino a trasformarsi in grave emergenza. I numeri dell’Istituto superiore di sanità fotografano una realtà drammatica con i casi di anoressia e bulimia che negli ultimi 19 mesi sono aumentati del 30% e hanno provocato una crescita pari al 50% di richieste di prima visita. In Italia le persone malate sono oltre tre milioni, le vittime ogni anno sono circa 4mila. Ma a preoccupare ulteriormente è l’identità dei pazienti perché si tratta di ragazzini di 12, 13 anni, addirittura bimbi di 8 o 9 anni che rifiutano il cibo oppure lo ingurgitano in maniera esagerata. Il 21 dicembre la Commissione Bilancio del Senato ha deciso di stanziare 25 milioni di euro nel biennio 2022-2023 e ha stabilito che i disturbi del comportamento alimentare saranno inseriti nei LEA , cioè nei Livelli Essenziali di Assistenza con uno specifico fondo. Il 10 gennaio la Regione Lazio ha annunciato di voler istituire un fondo dedicato all’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico rivolto in primo luogo ai giovani e alle fasce più fragili della popolazione. Quando 39 kg sembrano troppi                        L’anoressia colpisce anche i maschi     La bulimia, il disturbo invisibile     Una mallattia che “divora”     Un corpo che non senti tuo     Valeria Vedovatti racconta la sua anoressia    
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